Il sopralluogo è una fase fondamentale per poter poi effettuare il progetto ed il conseguente preventivo.
Lo stato dei luoghi dove ospitare l’impianto, la disponibilità di superfici adatte all’installazione, le esigenze della clientela, sia dal punto di vista energetico sia dal punto di vista architettonico, sono condizioni imprescindibili dal progetto che verrà sviluppato.
Questa fase serve, inoltre, a valutare eventuali ombreggiamenti, dovuti ad elementi strutturali dell’edificio o ad elementi naturali come alberi e piante, che pregiudicherebbero la quantità di energia prodotta ed il conseguente rendimento.
Pertanto, durante il sopralluogo si deve tener presente qualsiasi struttura o appendice architettonica o elemento naturale che possa crearne.
Ottimizzare la disposizione dei pannelli fotovoltaici in funzione di questi ultimi elementi e della relativa ombra nelle varie fasi della giornata e dell’anno solare, scegliere i migliori componenti in funzione della latitudine a cui si installa l’impianto, fà si che l’impianto offra la massima producibilità di energia elettrica, ottimizzi il rendimento, e quindi l’investimento, con ritorno economico il più breve possibile.
Da quanto detto, è facile capire che chiedere un preventivo senza un sopralluogo e senza considerare tutte le variabili in gioco per effettuare un analisi accurata non da garanzie, al cliente, della buona riuscita e rendimento dell’impianto.
Noi effettuiamo il sopralluogo e la relativa proposta Tecnico-Economica gratuitamente. Il cliente è libero da vincoli economici in questa fase, e può valutare accuratamente la nostra proposta in maniera chiara e trasparente.
La proposta tecnico-economica consiste in una relazione preliminare che descrive, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista economico, un’ipotesi d’impianto fotovoltaico.
La parte tecnica illustra le seguenti caratteristiche:
» tipo di impianto che potrà essere realizzato (Integrato, parzialmente integrato, non integrato);
» eventuale presenza o assenza di ombreggiamenti;
» allacciamento alla rete BT/MT;
» tipo e numero dei moduli fotovoltaici impiegati (caratteristiche tecniche);
» tipo e numero inverter usati (caratteristiche tecniche);
» struttura di sostegno;
» inclinazione moduli;
» orientamento moduli;
» potenza complessiva impianto;
» superfice lorda necessaria per realizzare l’impianto;
» Stima delle perdite causato dalla temperatura;
» Perdite stimate causate dall’effetto angolare di riflessione;
» Altre perdite (cavi, inverter, etc.);
» Totale delle perdite di sistema FV;
» Stima producibilità netta dell’impianto EFV = kWh / anno c.a;
» Stima producibilità netta unitaria dell’impianto EFV = kWh / anno c.a;
» Risparmio in termini di imissione in atmosfera di anidride carbonica (CO2) annua;
La parte economica illustra le seguenti caratteristiche:
» Costo totale impianto;
» Tariffa incentivante applicata;
» Ipotesi di ricavo annuo;
» Rientro dall’investimento ipotizzando il 100% dell’investimento a carico del cliente;
» Rientro dall’investimento ipotizzando una percentuale, concordata con il cliente, dell’investimento a carico del cliente, ed il restante finanziato;
» Grafici degli ammortamenti e relativi flussi di cassa con le varie ipotesi di percentuali d’investimento finanziato.
La progettazione di un impianto fotovoltaico consiste nella ricerca della condizione migliore per trasferire in rete il massimo dell’energia producibile; per ottere questo risultato le variabili in gioco sono diverse.
Le fasi del progetto:
» Dimensionamento della superficie captante (n° e tipologia di pannelli fotovoltaici) anche in funzione della temperatura di esercizio;
» Progettazione e dimensionamento della struttura portante in base alla superficie su cui sarà installata ed al numero dei pannelli da installare;
» Individuazione del tipo di inverter ottimale;
» Dimensionamento delle stringhe in cui suddividere la superficie captante;
» Dimensionamento dell’impianto elettrico e dei sottoquadri di controllo;
L’energia prodotta dai moduli fotovoltaici dipende da molti fattori quali l’irraggiamento (kW/m2) e Insolazione (kWh/kWp•y) che, a loro volta, dipendono da condizioni meteorologiche, latitudine del sito, giorno, ora, presenza di ostacoli, e dalla riflettanza delle superfici che circondano l’impianto fotovoltaico.
Nella progettazione si tiene conto di quest’ultima variabile considerando il coefficiente di Albedo;
i valori assunti da questo coefficente suddivisi per tipologia di superficie, semplificano il calcolo della quantità di luce che verrà riflessa sui pannelli fotovoltaici di un’impianto a causa del tipo di superficie che lo circonda.
Questo, se da un lato può essere gradito nella stagione invernale, richiede qualche accorgimento durante la stagione estiva, per evitare surriscaldamenti.
L’aumento di temperatura della superficie del pannelo fotovoltaico compromette la capacità del pannello di trasformare in energia elettrica la luce e quindi anche il suo rendimento.
Esposizione moduli:
la corretta angolazione di tilt (ottimale: 30°- 45°) e azimut (ottimale: az.=±45° rispetto al sud) consente di catturare il massimo dell’energia irradiata dal sole e di trasformarla in energia elettrica.
Il progetto è la base sulla quale poggia tutta la riuscita della successiva installazione; nulla è lasciato al caso.
Autorizzazione impianti fotovoltaici: linee guida nazionali
Dal 3 ottobre 2010 sono entrate in vigore le nuove linee guida nazionali per l’ iter autorizzativo finalizzato alla installazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili.
L’obiettivo di tali linee guida, è quello di snellire e uniformare a livello nazionale il procedimento autorizzativo.
Le linee guida per l’autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili, pubblicate in Gazzetta Ufficiale n.219 il 18 settembre 2010, affrontano e definiscono alcuni problemi interpretativi della precedente normativa, nello specifico l’art.12 del D.Lgs 387/2003. Il decreto, di fatto, ha dato un ampio potere decisionale alle Regioni che spesso hanno legiferato arbitrariamente in favore di procedure autorizzative semplificate,come ad esempio la Denuncia di Inizio Attività (DIA) invece della piu complessa e tutelativa Autorizzazione Unica (AU), per autorizzare le installazioni di impianti eolici e fotovoltaici.
Il testo è diviso in quattro parti principali:
1. DISPOSIZIONI GENERALI
Le linee guida vengono applicate negli iter procedurali per la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione da fonti rinnovabili situati sulla terraferma, nonché per gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale (o riattivazione) degli stessi impianti. Le linee guida sono applicabili, inoltre, per lo svolgimento di lavori connessi e per la costruzione di infrastrutture indispensabili alla messa in opera e funzionamento degli impianti medesimi.
2. REGIME GIURIDICO DELLE AUTORIZZAZIONI
Per gli impianti sopra i 20 Kw di potenza fino alle centrali, ecc.. la costruzione, l’esercizio e la modifica degli impianti a fonti rinnovabili (come delle opere connesse) sono soggette ad Autorizzazione Unica. Autorizzazione rilasciata dalla Regione o dalla Provincia da essa delegata, a seguito di un procedimento unico.
Per impianti sotto i 20 Kw di potenza la normativa prevede due possibili atti amministrativi: la Comunicazione Preventiva al Comune, oppure la Denuncia di Inizio Attività (DIA).
In particolare è considerata edilizia libera la realizzazione di impianti fotovoltaici:
» aderenti o integrati nei tetti di edifici esistenti con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici stessi
» la cui superficie non e’ superiore a quella del tetto su cui viene realizzato
» realizzati su edifici esistenti o sulle loro pertinenze
» aventi una capacita’ di generazione compatibile con il regime di scambio sul posto (fino ai 200 Kwp);
» realizzati al di fuori di una specifica zona (“zona A”) definita con decreto del Ministro per i lavori pubblici (2 aprile 1968, n. 1444)
In questi casi basta la Comunicazione Preventiva al Comune (anche per via telematica) di inizio lavori
E’ prevista invece la DIA (Denuncia di Inizio Attività) per gli impianti fotovoltaici:
» non rientranti nell’elenco sopra indicato, ma comunque collocati sugli edifici e la cui superficie complessiva non sia superiore a quella del tetto dell’edificio sul quale i moduli sono collocati
» non rientranti negli elenchi sopra indicati, ma aventi potenza comunque fino ai 20 Kwp (come definito dalla finanziaria 2008 art. 2 comma 161)
In generale è buona norma rivolgersi comunque al Comune di ubicazione dell’impinato per i primi step autorizzativi.
3. PROCEDIMENTO UNICO
Documentazione minima dell’istanza per l’Autorizzazione Unica, avvio e svolgimento del Procedimento Unico, contenuti essenziali dell’Autorizzazione Unica.
4. INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI NEL PAESAGGIO E SUL TERRITORIO
Aree non idonee per l’installazione.
Noi siamo in grado di offrire un servizio completo.
Grazie al nostro partner, Prestitempo del gruppo Deutsche Bank, siamo in grado di istruire le pratiche necessarie al finanziamento, parziale o totale, di qualsiasi impianto fotovoltaico, direttamente nei nostri uffici.
Non ci sarà più bisogno di recarsi dall’istituto di credito o finanziario per chiedere il prestito o il finanziamento.
» nel caso di finanziamenti parziali si potrà godere del cosiddetto “leverage effect” e alzare la rendita del proprio capitale investito
» mentre nel caso di finanziamenti totali si riuscirà a realizzare un impianto fotovoltaico a costo zero assicurandosi una consistente rendita nell’arco di tutta la vita dell’impianto.
La nostra intermediazione è completamente gratuita; non percepiamo commissioni.
Il nostro scopo è fornire un servizio completo al cliente che faciliti la possibilità di realizzare l’impianto fotovoltaico.